Quando l’ambizione non basta: uno studio rivela che l’autovalutazione di efficacia nei leader ambiziosi non coincide con le opinioni di chi li circonda.

L’ambizione è spesso considerata una qualità cruciale per raggiungere il successo, specialmente nei ruoli di leadership. Tuttavia, recenti studi suggeriscono che questa caratteristica potrebbe non essere sufficiente per garantire un’efficace capacità di guidare un team o un’organizzazione. Un nuovo studio condotto da Shilaan Alzahawi e colleghi ha messo in discussione la correlazione tra ambizione e leadership, rivelando discrepanze significative tra la percezione che i leader ambiziosi hanno di sé e quella che invece hanno coloro che lavorano con loro.

Ambizione e Leadership: Un Rapporto Complesso

L’ambizione può certamente spingere le persone a impegnarsi per raggiungere ruoli di leadership. Tuttavia, sorge una domanda cruciale: l’ambizione è realmente sinonimo di buone capacità di leadership? O potrebbe essere che le qualità che spingono una persona a cercare un ruolo di comando non siano le stesse che rendono quella persona un buon leader?

Lo studio ha coinvolto 472 dirigenti iscritti a un programma di sviluppo della leadership presso una scuola di business della West Coast negli Stati Uniti. I partecipanti sono stati invitati a valutare la propria ambizione. Successivamente, queste autovalutazioni sono state confrontate con valutazioni a 360 gradi fornite da manager, colleghi e subordinati, al fine di misurare l’efficacia percepita della leadership.

L’Autovalutazione dei Leader Ambiziosi

I risultati dello studio hanno mostrato un dato interessante: i leader con un’elevata ambizione auto-riportata si sono anche valutati come altamente efficaci nel loro ruolo. In altre parole, coloro che avevano una forte motivazione ad assumere posizioni di comando si vedevano come leader capaci e influenti. Questa autovalutazione potrebbe derivare dalla convinzione che l’ambizione stessa, accompagnata da obiettivi chiari e determinazione, sia sufficiente a garantire il successo in un ruolo di leadership.

Tuttavia, questa percezione positiva non è stata condivisa da coloro che circondano questi leader ambiziosi.

La Percezione di Chi Circonda i Leader Ambiziosi

Contrariamente alle autovalutazioni, lo studio ha rivelato che non esiste una relazione significativa tra l’ambizione dei leader e le valutazioni di efficacia fornite da manager, colleghi e subordinati. In altre parole, i dirigenti altamente ambiziosi non sono stati considerati più efficaci nei loro ruoli rispetto ai loro colleghi meno ambiziosi. Questa discrepanza evidenzia un potenziale punto cieco nel modo in cui i leader ambiziosi percepiscono la propria efficacia rispetto alla realtà osservata dagli altri.

Questi risultati suggeriscono che il bacino di persone che aspirano a ruoli di leadership potrebbe essere composto in parte da individui che cercano ricompense estrinseche, come alti stipendi e status sociale. Tali persone potrebbero avere una visione eccessivamente ottimistica delle proprie capacità di leadership, basata più su ciò che desiderano ottenere piuttosto che su una valutazione oggettiva delle loro competenze.

Le Implicazioni per la Selezione e Formazione dei Leader

La discrepanza tra l’autovalutazione e la percezione esterna solleva questioni importanti sulla selezione e la formazione dei leader. Se l’ambizione non è necessariamente un indicatore di efficacia, come dovrebbe cambiare il processo di identificazione dei futuri leader?

Secondo gli autori dello studio, potrebbe essere necessario sviluppare approcci alternativi per selezionare e formare i leader. Ad esempio, le organizzazioni potrebbero voler focalizzarsi maggiormente su qualità intrinseche come l’empatia, la capacità di ispirare fiducia e il desiderio di servire gli altri, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sull’ambizione e sui risultati personali.

Un altro aspetto importante riguarda la formazione continua. I programmi di sviluppo della leadership potrebbero essere rivisitati per includere una maggiore enfasi sul feedback a 360 gradi e su una valutazione più oggettiva delle competenze di leadership, piuttosto che affidarsi unicamente alle autovalutazioni. Questo approccio potrebbe aiutare i leader ambiziosi a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie aree di miglioramento e a costruire competenze più solide per guidare in modo efficace.

Conclusione: Un Nuovo Sguardo sulla Leadership

Lo studio di Shilaan Alzahawi e colleghi ci invita a riflettere su cosa significhi realmente essere un buon leader. L’ambizione, sebbene possa essere una forza trainante potente, non garantisce necessariamente l’efficacia in un ruolo di leadership. Le organizzazioni, dunque, farebbero bene a considerare un approccio più sfumato nella selezione e formazione dei loro leader, uno che vada oltre le semplici autovalutazioni e prenda in considerazione una gamma più ampia di competenze e qualità.

In un mondo in cui la leadership è sempre più complessa e sfidante, è fondamentale che le aziende identifichino leader che non solo aspirino al successo, ma che siano anche in grado di guidare con empatia, competenza e una visione chiara del benessere collettivo. L’ambizione può essere un ottimo punto di partenza, ma è la combinazione di questa con altre qualità intrinseche che farà la differenza tra un leader efficace e uno che semplicemente occupa una posizione di comando.

Di Forloc61

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione. Sin dal 1963, convive con il diabete tipo 1, un fattore che ha influenzato significativamente la sua vita. Nel 1995, Roberto ha fatto il suo ingresso nel mondo del web, pubblicando il suo primo sito, Concorsi Pubblici. Questo sito web è stato attivo per oltre un decennio, dal 1995 al 2006, fornendo informazioni e risorse su concorsi pubblici. Nel 2007, ha avviato un blog chiamato “Il Mio Diabete“, che è diventato un punto di riferimento per coloro che desiderano conoscere e affrontare il diabete tipo 1. Attraverso il blog, Roberto ha condiviso la sua esperienza personale, informazioni utili e consigli per gestire questa condizione medica. Nel 2023, Roberto ha deciso di dare una svolta al suo blog e ha iniziato a scrivere su un nuovo argomento. Il suo nuovo blog, intitolato “Sai Che Ti Dico“, affronta argomenti diversi e offre un’ampia gamma di contenuti, che spaziano dall’attualità alla cultura, passando per l’intrattenimento e molto altro. Durante la sua vita, Roberto ha accumulato una vasta biblioteca personale composta da oltre 15.000 volumi. Tuttavia, a causa di uno sfratto e della necessità di trasferirsi in una casa più piccola, ha dovuto prendere la difficile decisione di donare l’intera collezione alla Biblioteca Comunale Natalia Ginzburg del Quartiere Savena di Bologna. Roberto Lambertini continua a vivere la sua passione per la lettura, l’informazione e la scrittura, arricchendo la sua vita personale e condividendo le sue conoscenze con il pubblico online attraverso il suo blog. La sua esperienza con il diabete tipo 1 ha reso ancora più prezziose e significative le sue contribuzioni nel campo della divulgazione medica e della condivisione delle esperienze personali.