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Uno studio rivela che gli uomini al volante hanno un rischio tre volte maggiore di causare incidenti e violazioni rispetto alle donne. Differenze culturali e atteggiamenti alla guida possono spiegare questo divario.


Le differenze tra uomini e donne alla guida sono spesso oggetto di discussioni animate, con stereotipi che vedono le donne come meno abili al volante rispetto agli uomini. Tuttavia, una ricerca condotta dalla Scuola Superiore di Economia dell’Università Nazionale di Ricerca di Mosca (HSE) smentisce questi pregiudizi, rivelando che, in realtà, sono gli uomini ad essere più inclini a violazioni del codice stradale e incidenti.

Uomini e donne: chi guida in modo più pericoloso?

Lo studio, realizzato da Anton Kazun, professore associato alla HSE, e Mikhail Belov, assistente di ricerca, ha analizzato quasi 160.000 decisioni giudiziarie relative a violazioni stradali emesse tra il 2010 e il 2022 in Russia. Il dato più sorprendente emerso dalla ricerca è che, in oltre il 90% dei casi, i responsabili delle violazioni erano uomini. Dopo aver corretto le statistiche per il numero di conducenti di ciascun sesso, è stato scoperto che gli uomini hanno 3,25 volte più probabilità di essere coinvolti in incidenti stradali che portano a procedimenti penali rispetto alle donne.

Le cause del divario: atteggiamenti e fattori culturali

La ricerca si è focalizzata anche sui motivi che portano a queste differenze di genere nel comportamento alla guida. Gli autori ipotizzano che gli uomini tendano ad adottare stili di guida più aggressivi e rischiosi, contribuendo al maggior numero di incidenti. Gli uomini percorrono mediamente il 26% di chilometri in più al giorno rispetto alle donne, ma trascorrono solo il 10% di tempo in più al volante, il che indica una tendenza a guidare più velocemente.

Anche il consumo di alcol e sostanze stupefacenti è un fattore determinante: un quarto degli uomini coinvolti in procedimenti penali per violazioni stradali è stato accusato di guida sotto l’effetto di alcol o droghe, mentre questa percentuale scende al 10% per le donne.

La pericolosità degli incidenti: gli uomini causano più danni

Lo studio ha rivelato che gli uomini non solo causano più incidenti, ma anche incidenti più gravi. Tre quarti degli imputati in casi di reati che comportano un pericolo significativo per il pubblico sono uomini. Anche le sentenze riflettono questa realtà: il 64% degli uomini accusati di violazioni gravi viene condannato alla reclusione, mentre solo il 50% delle donne riceve una condanna simile. Questo potrebbe suggerire che le donne, anche quando coinvolte in incidenti, tendono a causare meno danni o a mettere meno in pericolo la vita degli altri.

Il ruolo delle differenze regionali e culturali

Un altro aspetto interessante emerso dalla ricerca è la variazione regionale nei comportamenti alla guida. In regioni come Primorye, Mosca o San Pietroburgo, il divario tra uomini e donne in termini di incidenti è meno marcato, mentre in altre aree come Daghestan e Ciukotka, gli uomini hanno fino a 20 volte più probabilità di essere coinvolti in incidenti rispetto alle donne. Questo suggerisce che fattori culturali e sociali giocano un ruolo significativo nella definizione degli stili di guida.

In alcune aree, la guida è considerata un’attività prettamente maschile, il che potrebbe spiegare l’enorme differenza nel numero di incidenti causati dai due sessi. Nelle grandi città, invece, dove le donne guidano più frequentemente, il divario è meno pronunciato. Questi dati evidenziano come le norme culturali locali possano influenzare i comportamenti alla guida e, di conseguenza, il tasso di incidenti.

La necessità di una guida più sicura: il contributo delle donne

Sebbene lo studio mostri che le donne tendono a guidare in modo più sicuro, gli autori sottolineano che la soluzione non è semplicemente aumentare il numero di donne al volante. Secondo Anton Kazun, è necessario lavorare per promuovere una guida più sicura e attenta tra tutti i conducenti, uomini e donne. “L’obiettivo generale è garantire che uomini e donne abbiano pari opportunità e diritti, ma allo stesso tempo, avere più conducenti attenti come le donne potrebbe migliorare gli standard di guida e ridurre gli incidenti”, afferma Kazun.

Il miglioramento della sicurezza stradale non è solo una questione di regolamenti più severi, ma richiede anche un cambiamento culturale. La socializzazione di genere, che spesso incoraggia gli uomini ad assumere comportamenti più rischiosi, potrebbe essere un fattore chiave da affrontare per ridurre il numero di incidenti stradali.

Conclusioni: il futuro della sicurezza stradale

La ricerca della HSE dimostra chiaramente che, contrariamente agli stereotipi, gli uomini tendono a guidare in modo più pericoloso rispetto alle donne, con tassi di incidenti e violazioni significativamente più alti. Tuttavia, la soluzione al problema non risiede semplicemente nel ridurre il numero di uomini alla guida, ma nel promuovere una cultura della sicurezza che coinvolga tutti i conducenti.

Lo Stato, secondo gli autori dello studio, dovrebbe considerare l’importanza delle differenze culturali regionali e adottare misure mirate per migliorare la sicurezza stradale in ogni area del paese. Solo così si potrà ridurre il numero di incidenti e garantire una maggiore sicurezza sulle strade.

Le donne, con la loro maggiore attenzione e cautela alla guida, potrebbero essere un modello da seguire, ma è essenziale che anche gli uomini imparino a guidare con la stessa prudenza. Una maggiore educazione stradale, unita a politiche pubbliche che promuovano la sicurezza, potrebbe fare la differenza.

In conclusione, la sicurezza stradale non è solo una questione di regolamentazione, ma anche di consapevolezza e cultura. E per raggiungere questo obiettivo, uomini e donne devono lavorare insieme per rendere le strade un luogo più sicuro per tutti.

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Di Roberto Lambertini

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione.

Un pensiero su “Uomini al Volante: Triplicano le Violazioni e gli Incidenti Rispetto alle Donne – Cosa Ci Dice la Ricerca?”

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