Superare le barriere culturali, sociali e geografiche per garantire un accesso equo alla cura delle malattie croniche: il ruolo dell’OMS, dell’Unione Europea e l’autonomia differenziata in Italia.

Questo è il mio contributo “virtuale” in occasione del 4° Forum delle Associazioni Giovani con Diabete Tipo 1: I diritti delle persone con DT1 – Bologna 21 settembre 2024

La salute è un diritto fondamentale dell’essere umano, riconosciuto a livello internazionale da organismi come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e sancito dalla Carta dei Diritti dell’Unione Europea. Tuttavia, per le persone affette da malattie croniche, l’accesso a cure adeguate e tempestive rimane spesso un percorso complesso, ostacolato da barriere culturali, sociali, morali e scientifiche, e perfino da confini geografico-politici. In questo contesto, è fondamentale esplorare come si possano migliorare le condizioni di assistenza per le persone colpite da patologie croniche, come il diabete, e quali sfide si pongono a livello globale e nazionale.

I Diritti del Malato: Una Panoramica Globale

I diritti del malato rappresentano un insieme di norme e principi volti a garantire che ogni individuo, indipendentemente dalla sua condizione, abbia accesso a trattamenti sanitari sicuri, tempestivi e rispettosi della dignità umana. L’OMS si fa promotrice di politiche che incoraggiano la prevenzione delle malattie, la cura accessibile e la protezione delle persone più vulnerabili, compresi coloro affetti da malattie croniche. A livello europeo, la Carta dei Diritti dei Pazienti con Malattie Croniche, sviluppata con il sostegno della Commissione Europea, stabilisce l’importanza di un accesso equo e non discriminatorio alle cure in tutti i Paesi membri.

Le Barriere all’Assistenza: Oltre i Confini Culturali e Geografici

Le persone con patologie croniche come il diabete affrontano non solo le sfide mediche legate alla gestione della malattia, ma anche difficoltà legate a fattori esterni. Barriere culturali possono influire sulla percezione della malattia, come lo stigma sociale che spesso accompagna condizioni come il diabete. In molti Paesi, i malati cronici sono vittime di pregiudizi che li isolano o impediscono loro di ottenere un adeguato supporto psicologico e sociale.

Barriere sociali e morali si manifestano sotto forma di accesso limitato a risorse sanitarie, come l’insufficiente formazione del personale sanitario o la mancanza di infrastrutture adeguate in zone rurali o economicamente svantaggiate. Questi ostacoli sono aggravati da differenze significative nella disponibilità di cure tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo, e persino tra regioni all’interno di uno stesso Paese.

In questo contesto, i confini geografici e politici assumono un ruolo cruciale. Gli organismi internazionali, come l’OMS e l’Unione Europea, sono impegnati nel superare questi limiti, attraverso la promozione di politiche sanitarie condivise e la cooperazione tra Paesi per migliorare l’accesso a cure essenziali. Tuttavia, la globalizzazione delle cure sanitarie è ancora un obiettivo lontano, con ampie disuguaglianze tra nazioni in termini di risorse disponibili e qualità dei servizi offerti.

Il Ruolo dell’OMS e dell’Unione Europea nella Tutela dei Diritti

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha da tempo riconosciuto l’importanza di affrontare le malattie croniche come il diabete attraverso un approccio olistico, che non solo si concentri sul trattamento medico, ma anche sul miglioramento delle condizioni socioeconomiche e culturali. La prevenzione e l’educazione sanitaria sono punti chiave nelle politiche promosse dall’OMS per ridurre l’incidenza di malattie croniche e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Anche l’Unione Europea gioca un ruolo fondamentale in questo contesto, lavorando per armonizzare le politiche sanitarie tra i vari Stati membri. Iniziative come la Direttiva sui Diritti dei Pazienti nell’Assistenza Sanitaria Transfrontaliera hanno contribuito a rendere più accessibili le cure all’interno dei confini europei. Tuttavia, la diversità nei sistemi sanitari nazionali e le risorse economiche limitate continuano a rappresentare un freno all’uniformità dell’assistenza, lasciando molti pazienti cronici in condizioni di vulnerabilità.

L’Autonomia Differenziata in Italia: Opportunità o Rischio?

Nel panorama italiano, il tema dell’autonomia differenziata in sanità sta assumendo un rilievo crescente. Questa riforma, che propone una maggiore decentralizzazione del sistema sanitario a favore delle regioni, è vista da alcuni come un’opportunità per ottimizzare le risorse e migliorare l’efficienza del sistema a livello locale. Tuttavia, molti esperti sollevano preoccupazioni su possibili disparità tra le regioni più ricche, che potrebbero offrire servizi sanitari d’eccellenza, e quelle più svantaggiate, dove l’accesso alle cure potrebbe diventare ancora più difficile.

Le persone affette da malattie croniche, come il diabete, rischiano di essere particolarmente colpite da queste disparità. Se l’autonomia differenziata non fosse accompagnata da meccanismi efficaci di equità tra le regioni, si potrebbe assistere a un aumento delle disuguaglianze nell’accesso alle cure, con i pazienti delle aree meno sviluppate che vedrebbero ridotte le loro possibilità di accesso a trattamenti adeguati.

4° Forum delle Associazioni di Giovani con diabete, dal titolo “I diritti delle persone con DT1: bambini, adolescenti e adulti”. L’evento è organizzato da A.G.D. Bologna ODV, presso l’Opificio Golinelli, sabato 21 settembre 2024. Scopriremo assieme quali sono i diritti delle persone con DT1, dall’infanzia all’età adulta. Interverranno: 14.00 Salvatore Santoro, Presidente A.G.D. Bologna ODV. Apertura evento – Presentazione I DIRITTI DEL BAMBINO E DELL’ADOLESCENTE CON DT1: Quali sono le tutele e il sostegno alle famiglie e caregiver di minori con diabete tipo 1 (DT1)? Interventi: Il ruolo del diabetologo nelle certificazioni per 104, patente e attività sportiva Dott. Giulio Maltoni, Responsabile Diabetologia Pediatrica Policlinico Sant’Orsola, Bologna L’assistenza infermieristica: la somministrazione d’insulina a scuola Dott. Pietro Giurdanella, Presidente Ordine Professioni Infermieristiche Bologna L’esperienza del PDTA Bolognese Dott.ssa Rita Ricci, Direttore UO Pediatria Territoriale I DIRITTI DELLA PERSONA CON DT1 NELL’ETÀ ADULTA: Accesso al lavoro; invalidità civile; patente; sport Interventi: Diabete: Linee guida INPS sull’invalidità Dott. Raffaele Migliorini, Coordinatore Generale Medico Legale INPS Disabilità e Lavoro Dott.ssa Laura Tamberi, componente Direttivo Diabete Italia Onlus L’assistenza in Europa Ing. Elena Frattolin, componente Direttivo IDF Europe 16.00 I diritti per l’accesso all’attività sportiva della persona con DT1 Anna Arnaudo, Giulio Gaetani, atleti con DT1, Ambassador FeSDI PROSPETTIVE FUTURE Interventi: Diritti della Persona con Diabete: Unità nella diversità Aggiornare la legge 115 /87; garantire diritti senza barriere e confini regionali e nazionali Dott. Stefano Nervo, Presidente Diabete Italia ONLUS Saluti della Presidente f.f. Regione Emilia Romagna Dott.ssa Irene Priolo Come garantire i diritti alle persone con Diabete Tipo 1: lo stato delle cose e le prospettive future, dall’infanzia all’età adulta On. Alessandra Locatelli, Ministra per le Disabilità 17.30-18.00 CONCLUSIONI E DISCUSSIONE INTERVENTO A SORPRESA: CHI SARÁ?

Conclusione: Un Futuro di Inclusione e Accesso Equo

Superare le barriere che limitano l’accesso alle cure per le persone affette da malattie croniche è una sfida globale che richiede uno sforzo collettivo. Le organizzazioni internazionali, come l’OMS e l’Unione Europea, devono continuare a guidare il cambiamento, promuovendo politiche inclusive e garantendo un accesso equo alla salute per tutti. Allo stesso tempo, a livello nazionale, è necessario vigilare affinché riforme come l’autonomia differenziata non diventino un ostacolo all’uniformità del sistema sanitario, ma piuttosto uno strumento per migliorare l’assistenza in tutto il Paese.

In un mondo sempre più interconnesso, dove le malattie croniche rappresentano una crescente minaccia per la salute pubblica, è fondamentale continuare a lavorare per abbattere ogni barriera e garantire che i diritti del malato siano rispettati ovunque e per chiunque, senza distinzione di geografia, cultura o condizione economica.

Di Forloc61

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione. Sin dal 1963, convive con il diabete tipo 1, un fattore che ha influenzato significativamente la sua vita. Nel 1995, Roberto ha fatto il suo ingresso nel mondo del web, pubblicando il suo primo sito, Concorsi Pubblici. Questo sito web è stato attivo per oltre un decennio, dal 1995 al 2006, fornendo informazioni e risorse su concorsi pubblici. Nel 2007, ha avviato un blog chiamato “Il Mio Diabete“, che è diventato un punto di riferimento per coloro che desiderano conoscere e affrontare il diabete tipo 1. Attraverso il blog, Roberto ha condiviso la sua esperienza personale, informazioni utili e consigli per gestire questa condizione medica. Nel 2023, Roberto ha deciso di dare una svolta al suo blog e ha iniziato a scrivere su un nuovo argomento. Il suo nuovo blog, intitolato “Sai Che Ti Dico“, affronta argomenti diversi e offre un’ampia gamma di contenuti, che spaziano dall’attualità alla cultura, passando per l’intrattenimento e molto altro. Durante la sua vita, Roberto ha accumulato una vasta biblioteca personale composta da oltre 15.000 volumi. Tuttavia, a causa di uno sfratto e della necessità di trasferirsi in una casa più piccola, ha dovuto prendere la difficile decisione di donare l’intera collezione alla Biblioteca Comunale Natalia Ginzburg del Quartiere Savena di Bologna. Roberto Lambertini continua a vivere la sua passione per la lettura, l’informazione e la scrittura, arricchendo la sua vita personale e condividendo le sue conoscenze con il pubblico online attraverso il suo blog. La sua esperienza con il diabete tipo 1 ha reso ancora più prezziose e significative le sue contribuzioni nel campo della divulgazione medica e della condivisione delle esperienze personali.