Roma ospita “Arte per i Diritti Umani 2024”, un evento patrocinato da Amnesty International per ricordare le vittime delle violazioni dei diritti umani attraverso l’arte.

L’arte ha sempre rappresentato un potente mezzo di espressione e protesta sociale. Con la mostra “Arte per i Diritti Umani 2024”, che si terrà a Roma nella Chiesa Evangelica Valdese di Piazza Cavour, si apre un’opportunità unica per gli artisti di far sentire la propria voce a favore delle vittime delle violazioni dei diritti umani. L’evento, patrocinato da Amnesty International, non è soltanto un’esposizione artistica, ma una vera e propria denuncia e testimonianza delle ingiustizie che ancora oggi affliggono persone in tutto il mondo.

La mostra, curata da Laura Carlodalatri, si terrà nella Sala Dionigi, in via Marianna Dionigi 59, e sarà aperta al pubblico dal 9 all’11 dicembre 2024. Gli artisti partecipanti avranno la possibilità di realizzare ritratti di persone che sono state vittime di gravi violazioni dei diritti umani, molte delle quali supportate proprio da Amnesty International. L’obiettivo dell’evento è quello di restituire visibilità a queste storie e sensibilizzare il pubblico sulla necessità di difendere i diritti fondamentali di ogni essere umano.

Un grido contro l’ingiustizia: l’impegno degli artisti

Partecipare a “Arte per i Diritti Umani 2024” rappresenta un’occasione per gli artisti di mettere le proprie capacità al servizio di una causa universale. La Segreteria dell’organizzazione fornirà un elenco di vittime di violazioni dei diritti umani, a cui gli artisti si ispireranno per realizzare i loro ritratti. Queste persone, provenienti da diverse parti del mondo e da differenti contesti sociali, sono spesso detenute in condizioni disumane, private di cure mediche, della possibilità di vedere i propri cari o di avere accesso a un avvocato.

Queste storie non possono restare nell’ombra. E proprio attraverso l’arte, con il potere evocativo e la forza espressiva che essa possiede, si vuole dare un volto e una voce a chi, a causa della repressione, è stato costretto al silenzio. Gli artisti, con le loro opere, contribuiranno a raccontare il dramma di coloro che sono imprigionati semplicemente per aver espresso le proprie opinioni o difeso i diritti altrui.

Un evento tra arte e impegno sociale

Questa mostra si configura come un evento dal duplice significato: da un lato un’esposizione artistica di alto livello, che saprà senz’altro catturare l’interesse degli amanti dell’arte; dall’altro, un vero e proprio reportage visivo sui diritti umani, con l’intento di sensibilizzare il pubblico su tematiche quanto mai attuali e drammatiche.

Le guerre, le dittature e le repressioni continuano a mietere vittime in ogni parte del mondo, e sono molte le persone che, ancora oggi, sacrificano la propria libertà e spesso la propria vita per difendere diritti fondamentali. Questa iniziativa artistica vuole accendere una luce su queste persone, sottraendole all’oblio. Come affermava Peter Benenson, fondatore di Amnesty International, “Meglio accendere una candela che rimanere al buio”: un monito a non voltare le spalle di fronte alle ingiustizie.

La forza di un pensiero universale

L’arte ha il potere di creare connessioni emotive e di spingere alla riflessione. Ogni ritratto esposto rappresenterà non solo una denuncia, ma anche un messaggio di speranza, una promessa che le sofferenze di queste persone non saranno dimenticate. Sarà un’occasione per chi osserva di entrare in contatto con storie di coraggio e resistenza, spesso lontane geograficamente, ma vicine nella loro universalità.

In un periodo storico in cui le guerre e le atrocità sembrano non avere fine, iniziative come “Arte per i Diritti Umani 2024” assumono un’importanza ancora maggiore. Non solo perché permettono di tenere alta l’attenzione su problemi cruciali, ma anche perché offrono un contributo concreto alla diffusione di una cultura di pace e rispetto.

Un’occasione per gli artisti

Per gli artisti interessati, la partecipazione all’evento è gratuita, previa iscrizione entro il 10 novembre 2024. Si tratta di un’opportunità non solo per esporre le proprie opere, ma anche per far parte di un movimento globale che si batte per la giustizia e i diritti umani. Le opere saranno esposte in una delle cornici più suggestive della capitale, la Chiesa Evangelica Valdese di Piazza Cavour, una location di grande valore storico e culturale.

L’ingresso alla mostra sarà gratuito e aperto a tutti, offrendo così la possibilità al pubblico di prendere parte a un evento che unisce arte e impegno sociale. Sarà inoltre un’occasione per conoscere da vicino il lavoro di Amnesty International, che da decenni è in prima linea nella difesa dei diritti umani in tutto il mondo.

Dettagli pratici della mostra

  • Organizzatore: Chiesa Evangelica Valdese Piazza Cavour Roma
  • Location: Sala Dionigi, via Marianna Dionigi 59
  • Titolo: “Arte per i Diritti Umani 2024”
  • Sottotitolo: In memoria di coloro i cui diritti umani siano stati lesi
  • Orari di apertura:
  • 9-11 dicembre 2024
  • 10:00-12:30 e 14:00-17:30
  • Partecipazione artisti: Gratuita
  • Scadenza iscrizione: 10 novembre 2024
  • Ingresso visitatori: Gratuito

Per ulteriori informazioni sulla partecipazione, è possibile contattare gli organizzatori attraverso il sito ufficiale o via email all’indirizzo humanrights2024@romaospita.it.

Info per partecipare: https://www.chiesavaldesepiazzacavour.it/mostra-diritti-umani-2024/

Cell: 351.681.7328 

L’evento rappresenta una rara opportunità di vedere come l’arte possa diventare uno strumento di cambiamento, contribuendo a tenere alta l’attenzione su temi tanto fondamentali quanto spesso ignorati.

Di Forloc61

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione. Sin dal 1963, convive con il diabete tipo 1, un fattore che ha influenzato significativamente la sua vita. Nel 1995, Roberto ha fatto il suo ingresso nel mondo del web, pubblicando il suo primo sito, Concorsi Pubblici. Questo sito web è stato attivo per oltre un decennio, dal 1995 al 2006, fornendo informazioni e risorse su concorsi pubblici. Nel 2007, ha avviato un blog chiamato “Il Mio Diabete“, che è diventato un punto di riferimento per coloro che desiderano conoscere e affrontare il diabete tipo 1. Attraverso il blog, Roberto ha condiviso la sua esperienza personale, informazioni utili e consigli per gestire questa condizione medica. Nel 2023, Roberto ha deciso di dare una svolta al suo blog e ha iniziato a scrivere su un nuovo argomento. Il suo nuovo blog, intitolato “Sai Che Ti Dico“, affronta argomenti diversi e offre un’ampia gamma di contenuti, che spaziano dall’attualità alla cultura, passando per l’intrattenimento e molto altro. Durante la sua vita, Roberto ha accumulato una vasta biblioteca personale composta da oltre 15.000 volumi. Tuttavia, a causa di uno sfratto e della necessità di trasferirsi in una casa più piccola, ha dovuto prendere la difficile decisione di donare l’intera collezione alla Biblioteca Comunale Natalia Ginzburg del Quartiere Savena di Bologna. Roberto Lambertini continua a vivere la sua passione per la lettura, l’informazione e la scrittura, arricchendo la sua vita personale e condividendo le sue conoscenze con il pubblico online attraverso il suo blog. La sua esperienza con il diabete tipo 1 ha reso ancora più prezziose e significative le sue contribuzioni nel campo della divulgazione medica e della condivisione delle esperienze personali.