person dropping paper on boxPhoto by Element5 Digital on <a href="https://www.pexels.com/photo/person-dropping-paper-on-box-1550337/" rel="nofollow">Pexels.com</a>

Un nuovo equilibrio tra politica diretta e rappresentativa: le lottocrazie come strumento per contrastare la crisi democratica.


La crisi della democrazia moderna: una sfida da affrontare

La democrazia rappresentativa, pilastro delle società moderne, è in affanno. Cresce la sfiducia verso partiti politici e parlamenti, accusati di essere inefficaci nell’affrontare le grandi sfide globali. Ma la soluzione non passa necessariamente attraverso derive autocratiche: nuove forme di partecipazione politica potrebbero essere la chiave per un futuro più inclusivo e funzionale.

Studi condotti dall’Università di Stoccarda, pubblicati sull’autorevole American Political Science Review, suggeriscono che l’integrazione di forme innovative di democrazia diretta possa non solo legittimare il sistema, ma anche contrastare la disillusione verso i tradizionali modelli rappresentativi. Il concetto di “lottocrazia” emerge come una delle soluzioni più promettenti.


Cos’è la lottocrazia? Un ritorno all’antica Atene

La lottocrazia si ispira alla democrazia ateniese, dove i cittadini venivano selezionati casualmente per ricoprire ruoli decisionali. Questa pratica, adattata ai contesti moderni, prevede la creazione di mini-pubblici, ossia consigli di cittadini estratti a sorte per discutere e proporre soluzioni su temi complessi.

Secondo il Prof. André Bächtiger, direttore del Dipartimento di teoria politica all’Università di Stoccarda, questi consigli operano in modo competente e indipendente, liberi dalle influenze dei partiti e delle lobby. “I partecipanti raggiungono spesso un consenso su questioni controverse e affrontano i problemi con una visione orientata al bene comune”, afferma Bächtiger.

I risultati positivi si vedono già in Belgio orientale e a Parigi, dove i consigli cittadini sono stati integrati nei sistemi rappresentativi locali, migliorando la qualità delle decisioni e la fiducia nel sistema.


La percezione pubblica delle lottocrazie

Sebbene la teoria della lottocrazia sia affascinante, come viene percepita dai cittadini? Uno studio condotto da Bächtiger, Saskia Goldberg e Marina Lindell ha analizzato le opinioni di 6.000 persone in Stati Uniti, Irlanda e Finlandia.

I risultati mostrano che, sebbene il pubblico trovi intrigante l’idea di questi consigli, esistono ancora riserve sul conferire loro poteri decisionali vincolanti. Solo il 15-25% degli intervistati conosceva l’esistenza dei consigli cittadini, e meno del 4% vi aveva partecipato. Tuttavia, coloro che hanno avuto esperienze dirette con forme di democrazia partecipativa si sono dimostrati più aperti all’idea di dare ai mini-pubblici un ruolo decisionale significativo.


Un modello ibrido per il futuro della democrazia

La soluzione non risiede nell’abbandonare il modello rappresentativo, ma nel combinarlo intelligentemente con strumenti partecipativi. Questa visione emerge chiaramente dai risultati del progetto “Forum contro i falsi” della Fondazione Bertelsmann, che ha coinvolto cittadini in esercizi di immaginazione del sistema democratico ideale.

I partecipanti hanno evidenziato il desiderio di una sinergia tra istituzioni rappresentative e consigli cittadini. Da un lato, i parlamenti tradizionali offrono una piattaforma per il dibattito e la politicizzazione dei problemi; dall’altro, i consigli lottocratici garantiscono un discorso politico di alta qualità, fiducia reciproca e decisioni più equilibrate.


L’importanza dei sistemi multicamera

Un esempio di successo di questa combinazione è rappresentato dai sistemi multicamera adottati in Belgio orientale e a Parigi. In questi contesti, le camere lottocratiche operano accanto ai parlamenti tradizionali, arricchendo il processo decisionale e aumentando la soddisfazione pubblica verso la democrazia.

“Il futuro della democrazia non è nella sostituzione, ma nella collaborazione tra sistemi”, conclude Bächtiger. “Un sistema ibrido può portare a decisioni più informate e, al contempo, rafforzare la legittimità delle istituzioni”.


Conclusioni: un nuovo patto democratico

La democrazia non è un sistema statico, ma un organismo vivo che deve evolversi per rispondere alle sfide del presente. La combinazione di rappresentanza politica e partecipazione diretta, attraverso strumenti come le lottocrazie, offre una via concreta per ridurre la stanchezza democratica e rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni.

Investire in queste innovazioni non significa solo rispondere alla crisi attuale, ma anche gettare le basi per una democrazia più resiliente, inclusiva e capace di affrontare le complessità del futuro.

Alla ricerca del futuro della democrazia: André Bächtiger, Saskia Goldberg, Marina Lindell (da sinistra a destra).
Credito
Università di Stoccarda / Istituto di Scienze Sociali II / imakom AKADEMIE / privato

Scopri di più da Lambertini: Esperienza e Visione

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Di Roberto Lambertini

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione.