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Un innovativo studio del Karolinska Institutet rivela la possibilità di rilevare precocemente danni epatici nei pazienti diabetici durante lo screening oculare.


Introduzione

La gestione del diabete di tipo 2 non riguarda solo il controllo della glicemia, ma include anche la prevenzione di complicanze gravi come la retinopatia e la fibrosi epatica. Un nuovo studio del Karolinska Institutet in Svezia, pubblicato su The Lancet Gastroenterology and Hepatology, propone un approccio combinato per lo screening, aprendo la strada a diagnosi più tempestive e cure più efficaci per milioni di persone.


Il Legame tra Diabete di Tipo 2 e Malattie Epatiche

Oltre il 50% delle persone con diabete di tipo 2 soffre di steatosi epatica, una condizione spesso asintomatica nelle fasi iniziali. Se non trattata, la steatosi può evolvere in fibrosi epatica, con cicatrizzazione progressiva del fegato che può portare a cirrosi o cancro epatico.

Le linee guida internazionali raccomandano lo screening per la fibrosi nei pazienti diabetici a rischio elevato, ma l’implementazione pratica resta limitata. “La malattia epatica viene spesso rilevata tardivamente, quando le possibilità di intervento sono ridotte”, spiega Hannes Hagström, professore associato presso il Karolinska Institutet.


Screening Combinato: Occhi e Fegato in una Soluzione Unica

La scansione della retina è una pratica consolidata per rilevare danni oculari nei pazienti diabetici. Lo studio propone di integrare l’elastografia epatica nello stesso appuntamento. Questo metodo, basato sugli ultrasuoni, è rapido, indolore e richiede solo 5-10 minuti.

Secondo Hagström, questa strategia rappresenta un’opportunità per “fare due piccioni con una fava” e rilevare precocemente la fibrosi epatica, prevenendo complicanze gravi.


Risultati dello Studio

Tra i 1.300 partecipanti sottoposti a scansione retinica, il 77% si è dichiarato disposto a eseguire anche l’elastografia epatica. I dati preliminari hanno mostrato che il 15,8% dei pazienti aveva segni di fibrosi epatica, e il 5% presentava fibrosi avanzata o cirrosi. Dopo ulteriori valutazioni, le percentuali sono scese rispettivamente al 7,4% e al 2,9%, evidenziando un tasso iniziale di falsi positivi legato a possibili errori procedurali, come la mancata osservanza del digiuno pre-esame.


Implicazioni Cliniche ed Economiche

La disponibilità di trattamenti per la fibrosi epatica rende fondamentale un rilevamento precoce. Tuttavia, resta da valutare se lo screening combinato sia economicamente sostenibile. “Le analisi economiche sulla salute saranno il prossimo passo per dimostrare l’utilità di questa strategia”, afferma Hagström.


Collaborazioni e Conflitti di Interesse

Lo studio è stato condotto con il supporto della clinica Capio Ögon Stockholm Globen e finanziato da aziende farmaceutiche come Gilead Sciences e Pfizer. Il gruppo di ricerca di Hagström ha ricevuto finanziamenti da vari attori del settore, garantendo trasparenza sulle potenziali influenze.


Conclusioni

L’integrazione dello screening epatico nello screening oculare potrebbe rivoluzionare la gestione del diabete di tipo 2, migliorando la prevenzione e il trattamento delle complicanze epatiche. La ricerca dimostra che i pazienti sono disposti ad adottare questa innovazione, ma il passo successivo sarà valutarne la sostenibilità economica su larga scala.

Questo approccio combinato rappresenta una nuova frontiera nella lotta contro le complicanze del diabete, unendo tecnologie esistenti per massimizzare i benefici per i pazienti.


Pubblicazione: “Screening per la fibrosi epatica avanzata dovuta a disfunzione metabolica associata a malattia epatica steatosica insieme alla scansione della retina in persone con diabete di tipo 2: uno studio trasversale” , Andrea Lindfors, Rickard Strandberg, Hannes Hagström, 
Lancet Gastroenterology and Hepatology , online 12 dicembre 2024, doi: 10.1016/ S2468-1253(24)00313-3.

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Di Roberto Lambertini

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione.

3 pensiero su “Screening Combinato per Occhi e Fegato: Una Nuova Frontiera nella Cura del Diabete di Tipo 2”

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