Tra ransomware e violazioni di dati, l’Unione Europea svela misure urgenti per proteggere pazienti e operatori sanitari dalle crescenti minacce informatiche.
L’Unione Europea ha recentemente annunciato un piano d’azione ambizioso per affrontare una delle sfide più pressanti nel settore sanitario: la sicurezza informatica. Gli ospedali, considerati infrastrutture critiche, sono bersagli sempre più frequenti di cyberattacchi, tra cui violazioni di dati sensibili e ransomware. Quest’ultimo, una forma di ricatto digitale in cui i dati vengono crittografati o i servizi bloccati fino al pagamento di un riscatto, rappresenta una minaccia concreta per la continuità dell’assistenza sanitaria e la protezione delle informazioni dei pazienti.
Un problema globale
Il fenomeno è di portata mondiale. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha recentemente definito gli attacchi ransomware agli ospedali “una questione di vita o di morte”. Nel 2023, ben 309 incidenti significativi di sicurezza informatica hanno colpito il settore sanitario nell’UE, più di qualsiasi altro ambito critico. Questi attacchi compromettono non solo il trattamento dei pazienti ma anche la fiducia degli utenti nei sistemi sanitari.
Le misure del piano UE
Per rispondere a questa crescente minaccia, l’UE ha delineato una strategia articolata che prevede:
- Istituzione di un centro paneuropeo per la sicurezza informatica sanitaria: Un hub centralizzato per supportare ospedali e operatori sanitari nella prevenzione e nella gestione delle minacce informatiche.
- Promozione di sistemi di backup affidabili: Gli ospedali saranno incoraggiati a implementare soluzioni tecnologiche robuste per garantire la continuità operativa anche in caso di attacchi.
- Formazione del personale: Investimenti nella formazione per preparare medici, infermieri e tecnici sanitari a riconoscere e rispondere rapidamente agli attacchi.
- Strumenti di decrittazione avanzati: L’UE metterà a disposizione risorse per aiutare gli ospedali a recuperare i dati crittografati dai ransomware senza dover pagare riscatti.
- Piani nazionali di cybersicurezza: I 27 Stati membri saranno chiamati a sviluppare strategie specifiche per rafforzare la sicurezza informatica, adattandole ai rischi locali.
Una sfida da affrontare insieme
“Prevenire è meglio che curare,” ha sottolineato Henna Virkkunen, responsabile tecnico dell’UE. “Dobbiamo impedire che si verifichino attacchi informatici. Ma se accadono, dobbiamo essere pronti a rilevarli, rispondere e recuperare rapidamente.”
Il commissario per la salute del blocco, Oliver Varhelyi, ha aggiunto: “I pazienti devono sentirsi sicuri che le loro informazioni più sensibili siano al sicuro. Gli operatori sanitari devono avere fiducia nei sistemi che usano quotidianamente per salvare vite.”
Le implicazioni per il settore sanitario
Un attacco informatico a un ospedale non è solo una questione tecnologica; si tratta di un rischio diretto per la vita umana. La compromissione dei sistemi informatici può ritardare cure urgenti, bloccare l’accesso ai dati clinici e mettere in pericolo la sicurezza dei pazienti. Inoltre, il furto di dati sanitari, considerati tra le informazioni più sensibili, può avere ripercussioni devastanti sia per gli individui coinvolti che per la reputazione degli ospedali.
Verso una cybersicurezza sanitaria
La strada per garantire una sicurezza informatica solida nel settore sanitario richiede la collaborazione di governi, istituzioni sanitarie e aziende tecnologiche. Investire in soluzioni innovative, aumentare la consapevolezza e sviluppare una cultura della sicurezza informatica sono passi essenziali per affrontare le sfide future.
Con l’introduzione del nuovo piano UE, il settore sanitario europeo compie un passo significativo verso una maggiore protezione delle sue infrastrutture critiche. Tuttavia, il successo dipenderà dalla capacità degli Stati membri di implementare queste misure e di mantenere alta la guardia contro una minaccia in continua evoluzione.
Risorse e link utili:
- Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
- Commissione Europea – Sicurezza Informatica
- Agenzia dell’Unione Europea per la Cybersicurezza (ENISA)

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