Un’immagine che raffigura uno smartphone con il feed di un social media scorrendo all'infinito, circondato da una nuvola di icone rappresentanti contenuti effimeri (meme, like, cuori, ecc.).Un’immagine che raffigura uno smartphone con il feed di un social media scorrendo all'infinito, circondato da una nuvola di icone rappresentanti contenuti effimeri (meme, like, cuori, ecc.).

Scrolla Che Ti Passa: Un Nuovo Mantra Digitale

Viviamo nell’epoca del “scrolla che ti passa”, un mantra non scritto che governa il comportamento di milioni di utenti sul web. L’azione ripetitiva di scorrere il feed sui social media, sulle app o sui siti web è diventata una forma dominante di consumo digitale. Ma quali sono le implicazioni di questo fenomeno per la nostra psiche, la nostra cultura e il nostro rapporto con la realtà?

Il web di oggi è un flusso continuo di contenuti. Meme, video virali, storie di 15 secondi: tutto è progettato per catturare l’attenzione per un istante e poi essere dimenticato. Questa brevità può sembrare innocua, ma cela un impatto profondo sulla società.


L’Effimero Come Nuova Normalità

Il consumo digitale è sempre più rapido e superficiale. Secondo una ricerca del Pew Research Center, l’attenzione media di un utente sui social media è scesa a soli 8 secondi. I contenuti vengono “scrollati via” prima ancora di essere davvero percepiti, figuriamoci elaborati.

Questa tendenza genera un ciclo infinito di ricerca di stimoli: più scrolliamo, meno ci soffermiamo, creando un senso di vuoto che ci spinge a cercare ancora. Non è un caso che il design delle piattaforme, con lo scrolling infinito e i suggerimenti algoritmici, sia studiato per mantenere gli utenti agganciati il più a lungo possibile.


Tra Banalità, Pornografia ed Esibizionismo

Il contenuto che popolano le piattaforme digitali riflette questa cultura dell’effimero. Tra i fenomeni più evidenti troviamo:

  1. Banalità: Meme, citazioni motivazionali fuori contesto e video “fatti in casa” dominano il panorama digitale, promuovendo una standardizzazione del contenuto.
  2. Pornografia: L’accesso facile a contenuti espliciti è un’altra caratteristica preoccupante del web moderno. Questo non solo banalizza il corpo umano, ma alimenta una cultura della mercificazione.
  3. Esibizionismo: Dai selfie estremi ai video delle proprie giornate, la condivisione eccessiva è diventata uno status quo, trasformando le piattaforme in palcoscenici per l’autopromozione.

Le Conseguenze Psicologiche e Sociali

La costante esposizione a questo tipo di contenuti ha effetti tangibili:

  • Diminuzione della capacità di attenzione: Lo scrolling continuo allena il cervello a saltare rapidamente da un contenuto all’altro, riducendo la capacità di concentrarsi su argomenti complessi.
  • Dipendenza digitale: Il rilascio di dopamina causato da notifiche e nuovi contenuti incentiva comportamenti compulsivi.
  • Erosione dei legami sociali: Il tempo trascorso online riduce le interazioni autentiche nella vita reale.

Verso una Rieducazione Digitale

C’è un modo per contrastare questa tendenza? La risposta non è abbandonare il digitale, ma utilizzarlo in modo consapevole. Alcune strategie includono:

  • Limitare il tempo online: Impostare limiti per le app più utilizzate.
  • Selezionare contenuti di qualità: Scegliere fonti affidabili e stimolanti.
  • Promuovere l’alfabetizzazione digitale: Educare gli utenti, soprattutto i giovani, sui pericoli del consumo passivo di contenuti.

Conclusione: Un Web Consapevole è Possibile

Scrolla che ti passa” potrebbe essere il mantra del web odierno, ma non deve definire il nostro futuro. Il web ha un potenziale immenso, ma richiede un uso consapevole e mirato per arricchire davvero le nostre vite. La scelta è nelle mani degli utenti: continuare a scorrere o fermarsi, riflettere e costruire una cultura digitale più sostenibile.


Un’immagine che raffigura uno smartphone con il feed di un social media scorrendo all'infinito, circondato da una nuvola di icone rappresentanti contenuti effimeri (meme, like, cuori, ecc.).
Un’immagine che raffigura uno smartphone con il feed di un social media scorrendo all’infinito, circondato da una nuvola di icone rappresentanti contenuti effimeri (meme, like, cuori, ecc.).

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Di Roberto Lambertini

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione.