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Tra traumi, rischi e record di infortuni: ecco quali discipline olimpiche richiedono più coraggio che medaglie. Un viaggio tra sport spettacolari… ma da ammirare a distanza.

Olimpiadi: lo spettacolo è servito. Ma a che prezzo?

Le Olimpiadi sono la celebrazione suprema dello sport, dell’eleganza del gesto atletico e della tensione competitiva che sa unire il mondo. Eppure, dietro l’incanto dei cinque cerchi e la bellezza delle medaglie lucenti, si cela un lato oscuro: quello delle discipline olimpiche che, più che salutari, sembrano uscite da un manuale per cercatori di guai.

Perché, se è vero che lo sport fa bene, è altrettanto vero che alcuni sport – quelli olimpici compresi – fanno benissimo… ai reparti ortopedici. Vediamo dunque, con un pizzico d’ironia ma dati alla mano, da quali sport olimpici è meglio stare alla larga (soprattutto se non avete una spalla di ricambio o non vi entusiasma l’idea di testare la resistenza dei vostri legamenti).


1. Ginnastica Artistica: la bellezza costa cara

È una delle discipline più affascinanti, eleganti, e mediaticamente amate. Ma chi pensa che la ginnastica artistica sia “solo” grazia e leggerezza, sbaglia di grosso. Le ginnaste – spesso giovanissime – si sottopongono a stress fisici e mentali enormi.

📉 Rischi principali: fratture da stress, rottura dei legamenti, lussazioni, sindrome da sovraccarico.

🔍 Da sapere: uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine rivela che il tasso d’infortunio tra le ginnaste è tra i più alti in ambito olimpico.

👀 Consiglio: bellissimo da guardare. Ma se non siete elastici come uno stuzzicadenti inzuppato, meglio evitare.


2. BMX Freestyle: il funambolismo su due ruote

Inserito di recente nel programma olimpico, il BMX Freestyle è un’esplosione di acrobazie, rotazioni a mezz’aria e manovre spericolate. Uno spettacolo per gli occhi, una roulette russa per le ossa.

📉 Rischi principali: traumi cranici, fratture scomposte, lacerazioni multiple.

🔍 Da sapere: anche con casco e protezioni, l’atleta medio accumula un curriculum da pronto soccorso.

👀 Consiglio: ottimo se vi sentite eredi dei Jackass. Altrimenti, restate sulle quattro ruote… dell’auto.


3. Sollevamento Pesi: la gravità non perdona

Sembra semplice: si prende il bilanciere e lo si porta sopra la testa. Ma tra il dire e il fare, ci sono tonnellate di tecnica e… carichi letali. Il sollevamento pesi è un inno alla forza, ma può trasformarsi in un inferno per schiene, ginocchia e polsi.

📉 Rischi principali: ernie del disco, strappi muscolari, schiacciamento articolare.

🔍 Da sapere: anche gli atleti di punta hanno avuto carriere interrotte da incidenti drammatici.

👀 Consiglio: se non siete già amici del fisioterapista, lo diventerete in fretta.


4. Hockey su prato: la guerra con la mazza

Sottovalutato dal grande pubblico, l’hockey su prato è tra gli sport olimpici più duri. È uno scontro continuo a colpi di bastone, dove si corre senza tregua e si incassa con stile.

📉 Rischi principali: fratture facciali, commozioni cerebrali, contusioni profonde.

🔍 Da sapere: ogni partita è un mix tra sport e combattimento medievale. E senza armatura.

👀 Consiglio: spettacolare, ma solo se amate il brivido dell’imprevisto (e i lividi souvenir).


5. Judo: dolce arte della… caduta

Arte marziale per eccellenza, il judo è una danza fatta di leve, prese e cadute. Ma il tatami può diventare un campo minato per chi sbaglia anche solo di un centimetro.

📉 Rischi principali: distorsioni, lussazioni, fratture da proiezione.

🔍 Da sapere: l’80% degli infortuni avviene durante le prese e le cadute.

👀 Consiglio: se siete amanti dell’abbraccio, optate per il ballo lento.


6. Equitazione: chi comanda, l’uomo o il cavallo?

Nobile e scenografico, l’equitazione sembra uno sport “per signori”. Ma chi pratica sa bene che stare in sella è una sfida costante, dove anche il cavallo può… avere la meglio.

📉 Rischi principali: cadute rovinose, fratture multiple, traumi cervicali.

🔍 Da sapere: non si controlla mai davvero un animale di 500 kg con la mente propria.

👀 Consiglio: se vi piacciono le emozioni forti, forse è meglio il cinema.


7. Skateboard: la gloria sul filo del disastro

Simbolo delle nuove generazioni, lo skateboard ha conquistato le Olimpiadi con il suo spirito ribelle. Ma le evoluzioni in volo sfidano ogni legge della fisica (e del buon senso).

📉 Rischi principali: fratture al polso, lesioni alle ginocchia, traumi al cranio.

🔍 Da sapere: le cadute fanno parte del gioco. La sicurezza, non sempre.

👀 Consiglio: perfetto per i giovani di spirito. Ma tenete pronta la cassetta del pronto soccorso.


Il paradosso dello sport estremo

Gli sport più pericolosi alle Olimpiadi sono anche – guarda caso – tra i più spettacolari. C’è qualcosa di profondamente umano nella sfida al limite, nel desiderio di superare l’impossibile. Eppure, mentre applaudiamo atleti che volano, si tuffano o si scontrano con forza sovrumana, vale la pena ricordare che dietro ogni gesto eroico c’è una lunga lista di sacrifici, dolori e… radiografie.


Conclusione: meglio spettatori (in salute) che eroi (accartocciati)

A meno che non siate nati con il talento di Simone Biles, il coraggio di un judoka giapponese e il sistema nervoso di un pilota di caccia, forse è meglio praticare sport con un buon margine di sicurezza. Camminare, nuotare, andare in bicicletta su pista ciclabile: fanno bene, costano poco e – salvo imprevisti – non richiedono ricoveri d’urgenza.

Lo sport è vita, certo. Ma la vita è anche godersi lo spettacolo… dal divano.


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Di Roberto Lambertini

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione.