Virale e VirileVirale e Virile

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Trama: Un uomo disposto a tutto pur di diventare virale sui social media si trova intrappolato in una spirale autodistruttiva. Una storia drammatica sull’identità digitale e il prezzo della fama effimera.


L’UOMO CHE VOLEVA DIVENTARE VIRALE

Nessuno si ricorda il suo vero nome. Lui stesso aveva iniziato a dimenticarlo da quando il suo unico obiettivo era diventare virale. Era stanco di essere un’ombra anonima tra milioni di profili sui social. Voleva che il mondo lo notasse, che il suo volto fosse riconoscibile, che il suo nome fosse pronunciato con stupore, ammirazione, invidia.

All’inizio era iniziato come un gioco. Video divertenti, sfide ridicole, qualche meme costruito ad arte. Aveva passato notti intere a studiare gli algoritmi, a decifrare i trend, a cercare disperatamente la formula del successo. Ogni like, ogni commento, ogni condivisione era una scarica di adrenalina. Ma non bastava mai.

Decise di osare di più. Esperimenti sociali al limite della legalità, sceneggiate emozionanti, perfino momenti di vulnerabilità studiati al millimetro. Si convinceva che tutto fosse lecito, che la sua autenticità fosse vera anche quando era solo un copione ben recitato. I numeri salivano, i follower aumentavano, i brand iniziavano a notarlo. Ma con la fama arrivavano anche le critiche, gli haters, i giudizi impietosi.

Ogni video doveva superare il precedente. Un fallimento sarebbe stato la sua morte virtuale. E allora osò ancora di più. Provocazioni sempre più estreme, confessioni personali che non avrebbe mai fatto nemmeno a uno psicologo, gesti che sfidavano il buon senso e il pericolo.

Finché un giorno, superò il limite.

Un ultimo video. Un gesto disperato, folle, calcolato. Un colpo di scena che avrebbe garantito milioni di visualizzazioni. Non avrebbe mai potuto sapere che quel gesto lo avrebbe fatto diventare davvero virale, ma nel modo più tragico possibile.

L’ambulanza arrivò tardi. La sua immagine rimbalzava ovunque, accompagnata da titoli sensazionalistici. I media parlavano di lui, il suo nome finalmente era sulla bocca di tutti. Ma lui non era più lì per goderselo.

Il giorno dopo, il suo profilo era ancora attivo. I commenti fioccavano, alcuni pieni di dolore, altri di cinico sarcasmo. Il trend successivo si stava già facendo strada tra i post più discussi. Il mondo andava avanti. L’algoritmo aveva già dimenticato.


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Di Roberto Lambertini

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione.