L'immagine mostra un impianto futuristico di riciclo che trasforma i rifiuti elettronici in oro, con scienziati che lavorano in un laboratorio tecnologico e processi sostenibili in corso.L'immagine mostra un impianto futuristico di riciclo che trasforma i rifiuti elettronici in oro, con scienziati che lavorano in un laboratorio tecnologico e processi sostenibili in corso.

Un innovativo metodo sviluppato dalla Cornell University permette di estrarre oro dai rifiuti elettronici e utilizzarlo per combattere le emissioni di CO2. Una doppia vittoria per l’ambiente e la sostenibilità.

Il futuro della sostenibilità: oro dai rifiuti elettronici

Ogni anno, il mondo produce circa 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, ma solo il 20% di essi viene riciclato. Questo dato, già di per sé preoccupante, rischia di peggiorare con una previsione di 80 milioni di tonnellate entro il 2030. Ma grazie a un team di ricercatori della Cornell University, questa montagna di dispositivi scartati potrebbe trasformarsi in una preziosa risorsa.

Un recente studio guidato da Amin Zadehnazari, ricercatore post-dottorato, e Alireza Abbaspourrad, professore di chimica alimentare, ha svelato un metodo rivoluzionario per recuperare oro dai rifiuti elettronici. L’oro estratto non è solo riutilizzabile, ma diventa anche un potente alleato per la lotta ai cambiamenti climatici.


Come funziona il nuovo metodo di recupero dell’oro

Il cuore dell’innovazione risiede nelle strutture organiche covalenti legate al vinile (VCOF), sintetizzate da Zadehnazari. Queste strutture hanno dimostrato un’efficacia straordinaria nel catturare selettivamente il 99,9% dell’oro presente nei circuiti stampati, riducendo al minimo la presenza di altri metalli come nichel e rame. Una volta estratto, l’oro viene utilizzato come catalizzatore per convertire l’anidride carbonica (CO2) in materiali organici a valore aggiunto.

“Possiamo utilizzare i COF caricati d’oro per trasformare la CO2 in sostanze chimiche utili”, spiega Zadehnazari. “Questo processo riduce la pressione sui sistemi di smaltimento dei rifiuti e offre vantaggi pratici ed ecologici.”


Un metodo più sicuro e sostenibile

A differenza dei metodi tradizionali di estrazione dell’oro dai rifiuti elettronici, che utilizzano sostanze chimiche altamente pericolose come il cianuro, questa nuova tecnica si basa sull’adsorbimento chimico. Questo approccio riduce significativamente i rischi ambientali e offre una soluzione più verde per il recupero dei metalli preziosi.

Il metodo si distingue anche per la sua efficienza: una tonnellata di rifiuti elettronici può contenere fino a dieci volte più oro rispetto a una tonnellata di minerale estratto dalla terra. Considerando l’enorme quantità di dispositivi elettronici scartati ogni anno, il potenziale è enorme.


Rifiuti elettronici: una risorsa nascosta

Secondo le stime, i rifiuti elettronici rappresentano una vera e propria miniera d’oro. Tuttavia, solo una piccola frazione di questa risorsa viene effettivamente recuperata. Il metodo sviluppato alla Cornell University potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui gestiamo questi rifiuti, trasformandoli da problema ambientale a opportunità economica.

La ricerca ha utilizzato risorse avanzate come il Cornell Center for Materials Research e le strutture Cornell NMR, finanziate dalla National Science Foundation. Questo dimostra come la collaborazione tra enti accademici e istituzioni pubbliche possa portare a soluzioni innovative per le sfide globali.


Un doppio impatto positivo: riciclo e riduzione della CO2

Oltre a recuperare oro, il metodo offre un ulteriore vantaggio: la conversione della CO2 in materiali organici utili. L’anidride carbonica, uno dei principali responsabili dell’effetto serra, può essere trasformata in composti chimici di valore, contribuendo a ridurre le emissioni globali.

“Trasformando la CO2 in materiali a valore aggiunto, non solo affrontiamo il problema dei rifiuti, ma offriamo anche un contributo concreto alla sostenibilità ambientale,” sottolinea Abbaspourrad.


Prospettive future

Il metodo di Zadehnazari e Abbaspourrad rappresenta un esempio di come l’innovazione scientifica possa affrontare problemi complessi in modo sostenibile. Se adottata su larga scala, questa tecnologia potrebbe rivoluzionare l’industria del riciclo, riducendo la necessità di estrazione mineraria e minimizzando i rischi associati allo smaltimento dei rifiuti elettronici.

Con il continuo aumento dei rifiuti elettronici e le crescenti preoccupazioni per il cambiamento climatico, soluzioni come questa diventano sempre più urgenti. Non si tratta solo di riciclare, ma di ripensare l’intero ciclo di vita dei materiali.


Conclusione

La ricerca della Cornell University apre nuove strade verso un futuro più sostenibile, dimostrando che è possibile trasformare i rifiuti in risorse preziose e contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici. Il recupero dell’oro dai rifiuti elettronici e la sua conversione in un catalizzatore per ridurre la CO2 rappresentano una duplice vittoria per l’ambiente e l’economia.

L’innovazione scientifica e tecnologica è la chiave per affrontare le sfide globali, e metodi come questo ne sono la prova tangibile. Con un impegno collettivo, possiamo trasformare un problema in un’opportunità e costruire un mondo migliore per le generazioni future.

L'immagine mostra un impianto futuristico di riciclo che trasforma i rifiuti elettronici in oro, con scienziati che lavorano in un laboratorio tecnologico e processi sostenibili in corso.
L’immagine mostra un impianto futuristico di riciclo che trasforma i rifiuti elettronici in oro, con scienziati che lavorano in un laboratorio tecnologico e processi sostenibili in corso.

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Di Roberto Lambertini

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione.