Foto di Marcelo Chagas: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-che-indossa-camicia-bianca-vicino-carta-bianca-per-stampante-1876279/Foto di Marcelo Chagas: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-che-indossa-camicia-bianca-vicino-carta-bianca-per-stampante-1876279/

Uno studio rivela che ascoltare brani allegri accelera la ripresa dalla cinetosi, mentre la musica triste risulta meno efficace del silenzio

Il mal d’auto, noto anche come cinetosi, è uno dei fastidi più comuni nei viaggiatori: nausea, vertigini e malessere possono rovinare un tragitto in auto, in treno o in nave. La ricerca scientifica, però, apre nuove prospettive sorprendenti: la musica, soprattutto quella allegra, potrebbe rivelarsi un alleato inatteso contro questo disturbo.

Un recente studio ha analizzato come diversi tipi di musica influenzino la ripresa dalla cinetosi. I risultati parlano chiaro: i partecipanti che hanno ascoltato brani allegri e vivaci hanno mostrato una ripresa significativamente più rapida rispetto a chi non ha ascoltato nulla. Al contrario, la musica triste non solo non ha aiutato, ma si è dimostrata addirittura meno efficace del silenzio.

Perché la musica funziona?

Gli studiosi ipotizzano che i brani allegri stimolino il cervello attraverso emozioni positive e un ritmo energico, favorendo così una regolazione migliore del sistema vestibolare, responsabile dell’equilibrio. La musica triste, invece, accentua la percezione del malessere e prolunga i sintomi.

Un rimedio semplice e naturale

La bellezza di questa scoperta sta nella sua semplicità: niente farmaci, niente effetti collaterali. Basta avere con sé una playlist di canzoni vivaci, allegre e trascinanti per rendere più sopportabile e breve il malessere da viaggio. È un approccio che unisce il piacere della musica ai benefici per il corpo e la mente.

Quali brani scegliere?

Non servono regole rigide: ogni persona ha la propria musica allegra. Che sia pop, rock, dance o anche folk, l’importante è che il brano trasmetta energia positiva e inviti al movimento interiore. In questo senso, la scelta può diventare anche personale e creativa, costruendo una “cura musicale” su misura.

Implicazioni per il futuro

Questa ricerca apre la strada a nuove applicazioni terapeutiche della musica. Non più solo come intrattenimento, ma come vero e proprio strumento di benessere. Un passo ulteriore nel percorso che unisce scienza, emozione e salute.


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Di Roberto Lambertini

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione.

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