Tre brani, tre sguardi, una città. Recensione di “Con le dita”, “Protoni”, “Diabeteasy”
C’è un modo antico, quasi artigiano, di stare nella musica, che non insegue la quantità ma l’impronta. Tre brani possono bastare per dire chi sei, se ogni nota viene scelta come un chiodo ben piantato nell’asse del tempo. Il profilo Spotify di Roberto Lambertini raccoglie proprio questo, una poetica in miniatura che profuma di case bolognesi, scale condominiali, biciclette appoggiate al muro, parole messe una accanto all’altra senza fronzoli, con l’umiltà di chi viene dall’editoria indipendente e dalle strade del web. È un gesto breve, deciso, che non grida, semmai insiste. E funziona. Perché la misura è tutto, e la misura, qui, è l’essenziale. Il punto di ascolto è il profilo artista, snodo e vetrina del percorso, da cui partiamo per la nostra ricognizione. (Spotify)
“Con le dita”, la canzone che tocca e si ritrae
A volte bastano due minuti scarsi per lasciare un segno. “Con le dita” è una canzone che afferra l’aria, la palpa, e poi si ritira come fa la risacca. Struttura asciutta, cuore cantautorale, una melodia che sembra voler stare in tasca. Non c’è compiacimento, c’è riconoscimento, il gesto piccolo che dice verità: il tatto come memoria, il dettaglio come bussola. L’etichetta digitale conferma l’approdo sulle piattaforme all’inizio di novembre 2025, con pubblicazione a cura di 10668900 Records DK, la sigla di distribuzione DistroKid che ha permesso a una generazione di indipendenti di esserci senza chiedere permesso. È un biglietto da visita limpido, che dichiara l’estetica di Lambertini, la sua volontà di non allungare il brodo ma stringere la presa. (Apple Music – Web Player)
“Protoni”, energia controllata in stato di quiete
Il titolo evoca fisica e collisioni, ma “Protoni” lavora sull’opposto, il controllo dell’energia. È un pezzo che pulsa senza sbraitare, compatto, dove il movimento è interno, quasi cardiaco. Si riconosce quel modo “classico” di costruire le cose, riff e incastri dal respiro ordinato, come se il brano nascesse sul tavolo della sala da pranzo e non in uno studio ipertecnologico. La filiera DistroKid ne certifica la circolazione in rete, segno che non siamo davanti a un demo di passaggio ma a una traccia entrata a catalogo, pensata per restare. In ascolto si nota la disciplina della forma, il desiderio di lavorare sulle micro-variazioni più che sul colpo di teatro. È musica che preferisce l’ellisse al punto esclamativo. (YouTube)
“Diabeteasy”, quando il vissuto diventa linguaggio pop
Il titolo è una trovata che mescola biografia, advocacy e ironia. “Diabeteasy” nasce nel novembre 2025 e accende una lampadina sulla traiettoria autoriale di Lambertini, da sempre capace di trasformare la vita vissuta in segno comunicativo. C’è ritmo, c’è una lingua diretta, c’è soprattutto la volontà di far scivolare un tema serio nell’alveo di un pop-rock accessibile, senza retorica. Il brano gira sugli store con il respiro delle uscite indipendenti contemporanee e si fa annunciare anche sui social dell’autore, a conferma di una strategia di presenza multicanale essenziale ma coerente. È un pezzo manifesto, più che un singolo di repertorio, e per questo merita di essere ascoltato come si ascoltano le dichiarazioni d’intenti. (Anghami)
Tre tasselli, una firma
Messe in fila, queste tracce raccontano una stessa regola: sottrarre. La produzione è secca, le scelte sonore privilegiano la leggibilità; il canto o la linea principale non cercano di prevalere sulla frase musicale, ci convivono. È un’estetica tradizionale, nel senso migliore, la fedeltà a un’idea di canzone che nasce per dire, non per stupire. In controluce si intravede Bologna, non quella cartolina da weekend, ma la città dei bar di quartiere, dei portici quando piove, del dialetto che entra ed esce senza far rumore. Qui l’Emilia-Romagna non è un fondale, è un tempo verbale. Il presente semplice.
Perché funzionano, oggi
Funzionano perché sono riconoscibili. Hanno un centro. In un’epoca di tracce iper-prodotte e spesso intercambiabili, Lambertini sceglie la via stretta: durata breve, forma compatta, lessico pulito. Non si tratta di minimalismo estetico, piuttosto di economia morale. La canzone non è un catalogo di plug-in, è un mezzo di trasporto. La forma canzone come la si faceva, come la si farà ancora, perché quando l’intenzione è chiara tutto il resto si sistema da sé.
Un ascolto consigliato, traccia per traccia
Ascolta “Con le dita” quando cerchi un frammento che ti riporti a casa, la delicatezza che non teme di essere concreta. Mettila all’inizio, per aprire le finestre. Passa poi a “Protoni”, abita quel battito regolare, lascia che l’energia faccia da metronomo al tuo pomeriggio. Chiudi con “Diabeteasy”, prendila come una lettera breve, un sorriso che non nega la fatica. Sono tre stazioni, non una maratona. Proprio per questo restano.
La filiera indipendente, un valore aggiunto
La traccia editoriale è limpida: distribuzione digitale snella, filiera corta, controllo di qualità affidato all’autore. Il marchio 10668900 Records DK sulle note di pubblicazione di “Con le dita” non è un vezzo tecnico, è una fotografia del presente, in cui la professionalità non coincide con l’appartenenza a una major, ma con la coerenza del progetto e la capacità di presidiare i propri canali. Un modello di sostenibilità culturale che in Emilia-Romagna conosciamo bene, tra etichette di quartiere, sale prove, circoli storici. (Apple Music – Web Player)
Dove ascoltare e come restare aggiornati
Il punto di atterraggio è il profilo Spotify di Roberto Lambertini, hub ufficiale per seguire le uscite e aggiungere i brani alle playlist personali. Salvalo, segui l’artista, fai girare i pezzi nei tuoi luoghi digitali, dal mattino in bici sotto i portici a una notte di nebbia sulla tangenziale. La musica, come il pane, rende meglio se condivisa. (Spotify)
Hashtag
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Fonti
– Profilo artista su Spotify, per informazioni e ascolto. (Spotify)
– Scheda Apple Music di “Con le dita”, pubblicazione e note editoriali. (Apple Music – Web Player)
– Traccia “Protoni” pubblicata via DistroKid su YouTube Music, evidenza di distribuzione ufficiale. (YouTube)
– “Diabeteasy” disponibile sulle piattaforme digitali, con annuncio social e presenza su store internazionali. (Instagram)
Nota per l’ascolto, utile anche per chi cura playlist locali in Emilia-Romagna: l’ordine “Con le dita, Protoni, Diabeteasy” offre un arco narrativo naturale, dall’intimo al manifesto, che si sposa bene con raccolte dedicate alla canzone d’autore contemporanea a base bolognese.
