L’Italia è, a buon diritto, un Paese che ama gli animali: oltre 20 milioni tra cani e gatti condividono la quotidianità con le famiglie italiane. Eppure, a fotografare con lucidità luci e ombre di questa relazione è il nuovo report “Cani e Gatti in Italia 2025” di Cucciolichepassione.it, che non si limita a contare presenze, ma mette il dito nella piaga: tra 130.000 e 135.000 abbandoni ogni anno, con l’80% degli animali che non sopravvive al primo mese di vita in strada. Un dato che suona come un allarme nazionale, non solo etico ma anche sanitario e di sicurezza pubblica.

Quanti sono (e dove vivono) i nostri animali da compagnia

Il Rapporto evidenzia un Paese in cui i pet sono parte della famiglia:

  • Cani: 9 milioni
  • Gatti: 11,9 milioni
  • Totale cani + gatti: oltre 20 milioni
  • Totale animali domestici (tutte le specie): circa 65 milioni

Il trend 2025 conferma la crescita dei gatti, che superano i cani e guadagnano oltre 1 milione di nuovi esemplari rispetto all’anno precedente. I cani crescono più lentamente, con un boom di taglie piccole, spesso preferite nei contesti urbani e domestici con spazi ridotti.

Secondo Eurispes 2025, il 40,5% degli italiani convive con almeno un animale domestico (+3,2% sul 2024) e il 96% dei proprietari li considera membri della famiglia. Il legame affettivo è profondo e trasversale: Nord, Centro e Sud condividono la stessa idea di compagnia, benessere psicologico, socialità.

L’altra faccia della medaglia: la geografia dell’abbandono

Nonostante l’attaccamento, il randagismo rimane una ferita aperta. Ogni anno, 50–55 mila cani e 80 mila gatti vengono lasciati al proprio destino. La mortalità in strada è altissima: incidenti, malattie, malnutrizione, maltrattamenti. La fotografia stimata parla chiaro: 600–700 mila cani randagi e oltre 2,5 milioni di gatti vaganti.

L’incidenza è più acuta al Sud e nelle Isole, con Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e Lazio indicate come aree più critiche. Ma il fenomeno riguarda tutto il Paese: dai centri storici del Centro-Nord ai piccoli comuni interni, fino alle aree costiere ad alta pressione turistica.

Stagionalità: quando l’abbandono accelera

Il calendario dell’abbandono segue picchi ricorrenti:

  • Estate (giugno–agosto): 25–30% degli abbandoni annuali. Solo giugno 2025 ha visto 6.300 salvataggi ENPA, mentre a luglio si stimano 3.000 cani e 4.300 gatti lasciati in strada.
  • Stagione venatoria: oltre il 30% dei cani abbandonati sono animali da caccia considerati “inadeguati”.
  • Periodo natalizio: nuova impennata, alimentata da regali non consapevoli seguiti da rinunce post-festive.

Perché si abbandona: le cause (vere) dietro la rinuncia

Il report elenca un mix di fattori strutturali e culturali:

  1. Vacanze estive e partenze
    Si rinuncia per difficoltà logistiche: trovare strutture pet-friendly, organizzare il viaggio, gestire costi e tempi.
  2. Difficoltà economiche
    Tra 31 e 100 euro al mese la spesa più frequente; il 28,4% supera i 100 euro. Visite veterinarie, farmaci e alimentazione “pesano” sui bilanci più fragili.
  3. Problemi abitativi
    Traslochi, spazi ridotti e locazioni che non accettano animali influenzano la decisione (soprattutto nei capoluoghi e nelle città universitarie).
  4. Cucciolate indesiderate
    La mancata sterilizzazione resta una causa primaria: nascite non pianificate che si trasformano in abbandoni multipli.
  5. Altre cause ricorrenti
    Comportamenti problematici, perdita di interesse, malattia o lutto del proprietario anziano, allergie (spesso addotte come alibi), arrivo di un figlio e cattivo matching tra stile di vita e specie/razza.

Prevenzione: cosa fare, concretamente (subito)

Il rapporto di Cucciolichepassione.it propone una strategia multifattoriale che chiama in causa istituzioni, associazioni, professionisti e cittadini.

1) Adozione consapevole
Scegliere un animale significa impegnarsi per 10–15 anni. Prima di adottare, valutare tempo, budget, spazi, stile di vita, composizione familiare, eventuali trasferte frequenti. L’abbinamento corretto tra famiglia e animale (specie, taglia, temperamento, età) è il primo antidoto all’abbandono.

2) Sterilizzazione
Riduce cucciolate indesiderate, randagismo, patologie (piometra, tumori mammari/testicolari) e comportamenti legati all’istinto riproduttivo. ASL e associazioni promuovono programmi a basso costo: informarsi e aderire è un investimento sociale.

3) Educazione e sensibilizzazione
Scuole, oratori, biblioteche, associazioni di quartiere: parlare di rispetto e responsabilità con bambini e famiglie crea cultura. Eventi locali con veterinari, educatori cinofili, etologi aiutano a prevenire rinunce future.

4) Soluzioni per le vacanze
Esistono alternative all’abbandono:

  • Pensioni (15–40 €/giorno)
  • Pet sitter professionisti (10–30 €/h, anche a domicilio)
  • Strutture pet-friendly (sovrapprezzo medio 15 €/giorno)
  • Rete di amici/parenti
  • Viaggi con l’animale: sempre più treni, hotel, stabilimenti attrezzati.

5) Sostegno economico e veterinaria sociale

  • Bonus animali domestici 2025: detrazione 19% su spese veterinarie fino a 550 €/anno
  • Proposta di legge per assistenza veterinaria gratuita sotto i 7.000 € annui di reddito
  • Banca delle Visite PET e reti solidali
  • Associazioni come Balzoo: supporto alimentare e sanitario per tenere unita la famiglia

6) Microchip e anagrafe
Per i cani è obbligatorio dal 2004 (entro i due mesi di vita). Sanzioni 104–259 € per inadempienza.
Per i gatti, obbligo in espatrio e, in Lombardia, per nuove adozioni dal 2020. L’identificazione è deterrente contro l’abbandono e strumento cruciale per ricongiungere animale e famiglia.

7) Supporto comportamentale
Davanti a paure, aggressività, distruttività, rivolgersi a educatori cinofili o veterinari comportamentalisti. Percorsi di socializzazione e training riducono stress e conflitti e salvano convivenze.

8) Legge e sanzioni
L’abbandono è un reato (art. 727 c.p.): arresto fino a 1 anno o ammenda 1.000–10.000 €. Con le nuove norme, pene aumentate di un terzo se l’abbandono avviene su strada; se ne derivano incidenti, scattano i reati di lesioni/omicidio stradale. La legge c’è: va fatta rispettare e comunicata con chiarezza.

Come trasformare l’indignazione in azione (vicino a te)

La prevenzione è locale. Ecco un breve vademecum operativo, utile da Bolzano a Palermo:

  • Se assisti a un abbandono o a un animale in pericolo: contatta forze dell’ordine e servizio veterinario dell’ASL competente; segnala ad associazioni e canili comunali del territorio; raccogli targa, luogo, orario, se possibile documenta in sicurezza.
  • Se vuoi adottare: valuta i rifugi e le colonie feline del tuo Comune; prediligi l’adozione responsabile tramite volontari e veterinari.
  • Se devi partire: organizza in anticipo: pensione, pet sitter, o struttura pet-friendly.
  • Se il budget è un problema: informati su agevolazioni, reti solidali, campagne di sterilizzazione a costo calmierato.
  • Se vivi in condominio o cambi casa: verifica regolamenti interni e contratti, pianifica gli spazi, tutela il benessere dell’animale durante il trasloco.
  • Se sei a scuola o in parrocchia: proponi progetti educativi su rispetto, benessere, responsabilità.

Un patto civile per gli animali (e per le nostre città)

Cucciolichepassione.it lo dice con chiarezza: “Un animale non è un oggetto da abbandonare, ma un compagno di vita.”
Fermare la piaga degli abbandoni significa costruire città più giuste, ridurre spese pubbliche (canili sovraffollati, emergenze sanitarie), migliorare sicurezza stradale, promuovere turismo responsabile (pet-friendly) e rafforzare il capitale sociale dei territori.

Serve un patto tra istituzioni (Comuni, Regioni, scuole, ASL), associazioni (canili, colonie, volontariato), professionisti (veterinari, educatori, etologi) e cittadini. Con adozioni consapevoli, sterilizzazioni diffuse, sostegni economici mirati e campagne educative permanenti, la curva degli abbandoni può finalmente scendere.

Non è solo una battaglia per gli animali: è una misura del nostro grado di civiltà.


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Di Roberto Lambertini

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione.

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