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🌍 Dieta Sana Planetaria vs Dieta Mediterranea: la sfida che fa bene al cuore (e alla Terra)

Due modelli alimentari a base vegetale si dimostrano alleati della salute e della sostenibilità ambientale. Uno studio spagnolo svela che, tra la dieta mediterranea e quella planetaria, non ci sono vincitori… solo vantaggi per tutti.

Quando si tratta di scegliere cosa mettere nel piatto, la posta in gioco è alta: non solo la salute personale, ma anche quella del pianeta. A ricordarcelo è la scienza, con una ricerca presentata oggi all’ESC Preventive Cardiology 2025, il congresso scientifico della Società Europea di Cardiologia, che mette a confronto due colossi della tavola: la Dieta Sana Planetaria (PHD) e la Dieta Mediterranea. Entrambe a base vegetale, entrambe con radici antiche o progettazioni recenti, entrambe — si scopre — vincenti.

📌 Una morte su cinque in Europa potrebbe essere evitata con una dieta migliore. Un dato che fa riflettere. Il cibo, spesso, è medicina; eppure troppo spesso diventa veleno. La ricerca spagnola, guidata dalla dott.ssa Mercedes Sotos Prieto dell’Università Autonoma di Madrid, analizza l’impatto di queste due diete su un campione rappresentativo della popolazione spagnola, sia in termini di mortalità generale che di impatto ambientale.


Due diete, un cuore solo

La Planetary Health Diet (PHD) nasce nel 2019 con un obiettivo ambizioso: nutrire l’umanità senza distruggere il pianeta. Un piano alimentare calibrato su circa 2.500 kcal al giorno, con frutta, verdura, cereali integrali, legumi, noci e oli insaturi a farla da padroni. Carni rosse, grassi saturi e zuccheri? Relegati a comparse marginali.

Dall’altra parte, la Dieta Mediterranea, patrimonio UNESCO e vera e propria poesia gastronomica, regala un equilibrio tutto nostrano: olio d’oliva come oro liquido, verdure di stagione, pesce, legumi e cereali integrali, con un uso morigerato di latticini e carne rossa. Il gusto della tradizione, insomma, che non passa mai di moda.


I numeri parlano chiaro

Lo studio, che ha coinvolto 11.488 partecipanti dello studio spagnolo ENRICA, ha monitorato le abitudini alimentari dal 2008 al 2010, con un follow-up di oltre 14 anni. E i risultati sono, a dir poco, confortanti.

📉 Chi seguiva con rigore la PHD aveva una probabilità di morire inferiore del 22% rispetto a chi la seguiva meno (hazard ratio 0,78). La dieta mediterranea non è stata da meno: rischio di morte ridotto del 21% per gli aderenti più convinti (hazard ratio 0,79). In parole povere? Sia l’una che l’altra possono letteralmente allungarti la vita.


Le pietre miliari della sopravvivenza

Ma non è tutto. Alcuni alimenti si sono distinti come veri e propri elisir di lunga vita: nella PHD, spiccano frutta, latticini e oli insaturi. Nella dieta mediterranea, invece, sono noci, frutta e verdura, e il basso consumo di dolci e bibite gassate a fare la differenza. È l’arte della moderazione a guidare la via, insieme al ritorno a una semplicità alimentare che sa di saggezza antica.


Sano per te, gentile con la Terra

Nel match tra salute e sostenibilità, entrambe le diete escono vincitrici. L’impronta ambientale? Quasi identica e comunque bassa:

  • PHD: 4,15 kg di CO₂ al giorno e 5,54 m² di suolo utilizzato.
  • Dieta Mediterranea: 4,36 kg di CO₂ e 5,43 m² di terra.

🔍 I principali “colpevoli” ambientali restano i soliti noti: latticini e carne. Ma entrambi i modelli alimentari ne riducono il consumo, favorendo un approccio più etico e sostenibile.


Tradizione e innovazione si danno la mano

La vera bellezza di questo studio? Il riconoscimento che non esiste un’unica via giusta, ma che l’obiettivo può essere raggiunto attraverso più strade. La Dieta Mediterranea, con il suo fascino secolare e il calore delle cucine di nonna. E la Dieta Sana Planetaria, figlia di scienza e consapevolezza ambientale, che guarda al futuro senza dimenticare l’equilibrio naturale.


In conclusione: cosa mettiamo nel piatto?

Non serve scegliere tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione. Serve consapevolezza, attenzione alla qualità più che alla quantità, e un pizzico di amore per se stessi e per il mondo che ci ospita.

👉 Che tu viva sul Mediterraneo o guardi alle stelle, la strada verso una vita più lunga e un pianeta più sano inizia sempre dalla forchetta.


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Di Roberto Lambertini

Roberto Lambertini è nato a Bologna il 4 settembre 1961. Fin da giovane è stato appassionato di lettura, libri e informazione.

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