Sotagliflozin riduce l’HbA1c senza aumentare i rischi per i pazienti con diabete di tipo 1 e CKD
L’inibitore duale SGLT1/SGLT2 mostra benefici significativi nella gestione del diabete, con effetti positivi sulla pressione arteriosa e sulle proteine urinarie, senza incrementare il rischio di ipoglicemia grave o chetoacidosi diabetica.
Un farmaco innovativo per una popolazione dimenticata
Negli ultimi decenni, nessun nuovo farmaco è stato approvato per il trattamento del diabete di tipo 1 con malattia renale cronica (CKD). Tuttavia, recenti studi hanno evidenziato il potenziale del sotagliflozin, un inibitore duale SGLT1/SGLT2, nel migliorare il controllo glicemico senza incrementare i rischi di complicazioni come la chetoacidosi diabetica (DKA) o l’ipoglicemia grave.
Risultati degli studi clinici: una riduzione significativa dell’HbA1c
Le analisi post-hoc dei dati provenienti dagli studi inTandem 1, 2 e 3 hanno mostrato che il sotagliflozin può ridurre l’emoglobina glicata (HbA1c) dello 0,3%-0,4% alla settimana 24, indipendentemente dalla dose somministrata o dalla presenza di CKD. Questi risultati, ottenuti su pazienti trattati con insulina, confermano il potenziale di questo farmaco nella gestione del diabete di tipo 1, anche in contesti complessi come la malattia renale cronica.
Un profilo di sicurezza promettente
Uno dei principali ostacoli all’adozione di nuovi trattamenti per il diabete di tipo 1 è rappresentato dal rischio di complicazioni gravi. Tuttavia, i dati degli studi evidenziano che il sotagliflozin non ha aumentato significativamente il rischio di DKA o ipoglicemia grave.
- Ipoglicemia grave: si è verificata nel 7% dei partecipanti con CKD trattati con 200 mg di sotagliflozin, nel 4% con 400 mg e nel 17% con placebo.
- DKA: tra i partecipanti con CKD, il 5% del gruppo 200 mg, il 3% del gruppo 400 mg e l’1% del gruppo placebo hanno riportato episodi di DKA.
I tassi di complicazioni erano ancora più bassi tra i pazienti senza CKD, confermando la sicurezza del farmaco in diverse popolazioni.
Un potenziale beneficio cardiorenale
Il sotagliflozin non si limita a ridurre l’HbA1c. Studi precedenti hanno dimostrato che gli inibitori SGLT abbassano la pressione sanguigna e riducono i livelli di proteine urinarie dannose, migliorando così la salute cardiovascolare e renale. Questi benefici, già osservati nei pazienti con diabete di tipo 2, si estendono ora anche al diabete di tipo 1.
Sfide e prospettive future
Nonostante i risultati promettenti, il sotagliflozin ha incontrato ostacoli normativi. Un comitato consultivo della FDA ha votato contro la sua approvazione per il diabete di tipo 1, citando preoccupazioni legate al rischio di DKA. Tuttavia, gli esperti sostengono che con adeguate misure preventive, come l’educazione del paziente e la gestione attenta delle dosi di insulina, il farmaco potrebbe offrire benefici significativi.
Un appello alla comunità scientifica
David ZI Cherney, MD, PhD, scienziato senior presso il Toronto General Hospital Research Institute, ha sottolineato l’importanza di studi clinici dedicati per comprendere meglio i benefici e la sicurezza del sotagliflozin nei pazienti con diabete di tipo 1 e CKD. “Il sotagliflozin offre una nuova opportunità per migliorare la qualità della vita dei pazienti, specialmente quelli con complicanze cardiorenali,” ha dichiarato Cherney.
Conclusioni
Il sotagliflozin rappresenta una promettente innovazione terapeutica per il diabete di tipo 1 con malattia renale cronica. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermarne la sicurezza e l’efficacia a lungo termine, i dati attuali suggeriscono che questo inibitore duale SGLT1/SGLT2 potrebbe ridefinire la gestione del diabete, offrendo nuovi strumenti per affrontare una patologia complessa e dalle molteplici sfide.

Riferimenti:
I dati pubblicati sul Journal of American Society of Nephrology evidenziano i risultati sull’efficacia e la sicurezza del sotagliflozin per le persone con diabete di tipo 1 e malattia renale cronica. https://www.lexpharma.com/media-center/news/2024-11-05-published-data-in-journal-of-american-society-of-nephrology-highlights-findings-on-efficacy-and-safety-of-sotagliflozin-for-people-with-type-1-diabetes-and-chronic-kidney-disease . Pubblicato il 5 novembre 2024. Ultimo accesso il 18 dicembre 2024.
Sridhar VS, et al. J Am Soc Nephrol. 2024;doi:10.1681/ASN.0000000540 .
